INTEREA - L'attesa del risveglio nella luce
«Eccola è
sempre lei. Non capisco cosa voglia da me. In fondo, non sono altro che un
bambino. La sua bellezza è disarmante: alta, longilinea e con i capelli scuri,
morbidi come la seta. Le incorniciano il viso finendo in soffici onde e facendola
apparire docile e indifesa. La sua pelle è candida come la neve, senza
imperfezioni; pura porcellana che fa risaltare il rossetto rosso e i grandi
occhi sono verdi, così intensi da catturare l'anima. Il vestito, altrettanto
bianco, viene interrotto nel suo candore da quelle grandi rose rosse: rosse come
il colore del suo rossetto, rosse come il suo spirito.» Ed è incredibile
come qualcosa che dovrebbe produrre sentimenti di vero terrore possa essere, al
tempo stesso, tanto affascinante. «Scappa Ethan,
scappa! Cosa aspetti?» «Sai che è lei la
causa dei tuoi problemi!» «Ma non posso, non
riesco a muovermi. Ormai è qui davanti a me. La guardo con la coda dell'occhio;
se ne accorge. Sorride. E continuo a perdermi in quel vortic…