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INTEREA - L'attesa del risveglio nella luce


«Eccola, è sempre lei.

Non capisco cosa voglia da me.
In fondo non sono altro che un bambino. Magari provando a fare l’indifferente deciderà di andare via.»
«Si, sono sicuro sia così. Non la guardo, non la vedo, non esiste. Meglio continuare a disegnare: è così bello e rilassante. Devo finire il mio lavoro.»
«L'erba fredda mi fa scendere la temperatura corporea donandomi un senso di sollievo da questo fuoco caldo, forte e prepotente che sento arrivare e percepisco venire nella mia direzione, a me solo diretto. Invece no, non cambia idea. È qui, vicina e mi viene incontro.»
«La sua bellezza è disarmante: alta, longilinea e con i capelli scuri, morbidi come la seta. Le incorniciano il viso finendo in soffici onde e facendola apparire docile e indifesa. La sua pelle è candida come la neve, senza imperfezioni; pura porcellana che fa risaltare il rossetto rosso e i grandi occhi sono verdi, così intensi da catturare l'anima. Il vestito, altrettanto bianco, viene interrotto nel suo candore da quelle grandi rose rosse: rosse come il colore del suo rossetto, rosse come il suo spirito.»
«Riesco a percepirne anche il profumo. Non so identificare quest'odore ammaliante, penetrante e ormai familiare ma so che è suo, lo sento prima ancora di vederla. Ed è incredibile come qualcosa che dovrebbe produrre sentimenti di vero terrore possa essere al tempo stesso tanto affascinante.»
«Non prendiamoci in giro: non posso non ammirare questa magnifica e perfetta creatura. La sento MIA, non so spiegarlo bene. È come se fosse la donna della mia vita, quella dolce metà mancante nonostante il suo essere mio perenne, costante tormento da oltre dieci anni. Nonostante fossi allora solo un bambino.»
«Scappa Ethan, scappa! Cosa aspetti?»
«Sai che è lei la causa dei tuoi problemi!»
«Ma non posso, non riesco a muovermi. Ormai è qui, davanti a me. La guardo con la coda dell'occhio; se ne accorge. Sorride. Dopo aver messo in ordine con cura quell'etereo vestito a fiori in modo da non sgualcirlo si siede al mio fianco e mi fissa con intensità imbarazzante.
«Sei Ethan, giusto?» domanda con una curiosità dipinta da una vena di follia. Resta immobile e io non so cosa fare. L'ansia sale. Le mani tremano. Mi sembra di essere in uno di quei lunghissimi incubi nei quali cadi perennemente nel vuoto e vieni ingoiato dall'oscurità.»
«Fortunatamente a salvarmi dal mio oblio sento una voce calda in lontananza. È mia madre. Mi giro e la vedo. Subito percepisco le forze tornare in me. Quando mi volto nuovamente Lei è scomparsa.»
«E continuo a perdermi in quel vortice scuro, così triste e ormai familiare. Sento il dolore in ogni sua forma, lo trovo in ogni angolo. Ma è tutto buio e cado, non so dove sto andando.»
«Lo stesso solito incubo, l'ennesimo suo.»

 SINOSSI:


«Eccola, è sempre lei.
Non capisco cosa voglia da me.»
«La sua bellezza è disarmante. La pelle è candida come la neve, senza imperfezioni. Pura porcellana che fa risaltare il rossetto rosso e i grandi occhi sono verdi, così intensi da catturare l'anima. Il vestito, altrettanto bianco, viene interrotto nel suo candore da quelle grandi rose rosse: rosse come il colore del suo rossetto, rosse come il suo spirito. È incredibile come qualcosa che dovrebbe produrre sentimenti di vero terrore possa essere al tempo stesso tanto affascinante. E continuo a perdermi in quel vortice scuro, così triste e ormai familiare. Sento il dolore in ogni sua forma, lo trovo in ogni angolo. Ma è tutto buio e cado, non so dove sto andando.»
Consapevolezze antiche di un secolare scontro interiore che vede contrapposti la luce alle tenebre, emblemi eterni di dualità, di cui Ethan Moore diviene involontario messaggero. Una verità celata al cuore dell’uomo che l’animo sensibile del protagonista riesce a percepire in una malsana e malata formula cantilenante e ripetuta che gli mostra pezzi di realtà simili a memorie passate che non ha mai vissuto, una sorta di traccia sfocata e residua di uno di quei vecchi film incastrati in un eterno ciclo d’errore e simili alle immagini proiettate dai fenachistoscopi di cui lui solo sembra essere l’unico osservatore rendendo il suo cammino intriso di dolore e lacrime. Una terra dai dolci sapori che, come il canto sensuale delle sirene per i viaggiatori stanchi, attrae tutti coloro che poseranno piede sul terreno consacrato. Una cultura sconosciuta fatta di magia e mistero che si mescolano a spiritualità e sensualità. E un viale immerso nella luce sarà il luogo sacro nel quale avrà inizio, attraverso una dolorosa seduta di ipnosi regressiva, la presa di coscienza del percorso mortale e che diverrà ambientazione di un epilogo terrificante preludio all’attesa di una nuova vita.
«Con la luce mi addormento. Nella luce il risveglio attendo…»


Cos'è "Interea - L'attesa del risveglio nella luce"?

Interea è un cammino inconsapevole di ricerca di una traccia nascosta in un passato privo di tempo che è racchiuso nella bolla immobile della coscienza universale. Nel corso di un avventura che porterà il protagonista a muoversi dal baratro in cui è relegato ormai da molti anni verso una cerca dai risvolti sorprendenti si parlerà di vite passate, lotte interiori, ipnosi regressiva e Multiverso. Tra capitoli e colpi di scena è possibile rintracciare, fin da subito, un essenziale filo conduttore: la lotta fra luce e oscurità insite all'interno dell'uomo. Un'unica dicotomia composta da estremi contrapposti che vuole spingere l'individuo a riflettere sulla propria interiorità e su quanto questa possa essere costituita da frammenti di colori vivaci la cui tridimensionalità è necessariamente delineata da pennellate di nero che vanno a costituire la gamma delle tonalità dell'animo umano.

Di cosa parla?
Dell'animo umano e della sua incredibile forza e complessità.



PREFAZIONE DELL’AUTORE:

Il dualismo del quale si narrerà in queste pagine corrisponde a una dicotomia antica come il mondo, sua probabile progenie. Uno scontro secolare che vede contrapposti la luce alle tenebre, due percezioni tanto differenti e fra loro contrastanti che sono in realtà frutto di un’entità univoca che dalle tenebre del tutto e del nulla proietta se stessa nella luce della divisione per poter comprendere e fare l’esperienza della vita. Elementi che nell'uomo vengono fin da subito separati e additati quali simbolo di bene il primo e ritratto del male l’altro e a cui si attribuiscono significati etici, filosofici e religiosi. Un’antitesi che si espande oltre i confini dei paradigmi della fede per addentrarsi, diffondendosi a macchia d’olio, nei meandri di tutti i vari aspetti della vita divenendo questione morale oltre che spirituale. La luce è immagine della luminosità e le tenebre ritratto dell’oscurità. Tale contrapposizione duale è radicata all'interno delle nostre consapevolezze tanto da divenirne insita all'uomo stesso. Sarà capitato a tutti di essere tranquilli nell'entrare in una stanza illuminata con la pace nel cuore ma al tempo stesso finire terrorizzati per quello che si potrebbe celare nella zona d’ombra creata da una porta socchiusa, un mobile accostato al muro e, per assurdo, dalla nostra stessa ombra che in controluce si riflette sulle nitide pareti fino a poco prima immacolate e prive di segni. Così come quell'ombra formata dal nostro corpo frapposto tra il fascio luminoso e la parete sulla quale esso va a riflettersi appare minacciosa nonostante sia semplicemente partorita dalla nostra figura anche il cammino dell’uomo – del quale purtroppo non conosciamo ancora con precisione la destinazione finale che invece possiamo stabilire, forse, per l’umanità se questa viene vista nella sua necessità di riunificazione – altro non è che un riflesso filtrato delle azioni che l’individuo ha compiuto lungo la propria esistenza. Ogni decisione, azione e parola, darà vita a una serie di conseguenze determinanti nella definizione dell’andamento e della direzione del nostro percorso il quale, inevitabilmente, sarà determinato da una battuta finale d’arresto preludio a una nuova vita per la quale si ha una dolce speranza: quella dell’essere immersa nella luce. I percorsi privi di tempo che si pongono davanti all'individuo sono molteplici e molteplici sono le strade che vediamo dipanarsi nel nostro futuro che è anche il nostro presente e il nostro passato e tali resteranno fino alla comprensione completa e assoluta. Non si sta parlando qui di una sorta di fatalismo privo di libero arbitrio – questione altrettanto complessa che necessiterebbe di un trattato a parte – ma di un cammino che può essere riassunto in una formula che possiamo in modo riduttivo definire formula della cognizione dell’esistenza, fino a prova contraria. In tutti i sensi. Laddove ombra resta ombra torna. Laddove luce illumina luce da riflesso diventa fatto assoluto e improrogabile.


L’idea di trattare un argomento tanto intricato e vasto è nata scrivendo, guidata dal flusso della parola interiore che con tono solenne stava narrando i vari accadimenti che mi hanno visto protagonista lungo il corso della mia vita nel tentativo di dare comprensione personale a questa forza vitale che investe l’umano. Da questa semplice necessità di dare spazio alla voce dell’anima è nata – con mio immenso stupore per ciò che poi si è successivamente intrecciato con la realtà oggettiva e scientifica – una storia che può in modo molto semplificato diventare rappresentativa della vita di ogni elemento del creato.


A questa grande scoperta – che lascia il mio essere più che esterrefatto davanti al modo in cui la mappa del territorio, nome che aggiungo postumo con fierezza e immensa gratitudine per avermi cambiato completamente la vita – si collega un discorso generico relativo a ciò che avviene lungo l’esistenza dell’uomo il quale, si spera con saggezza e profondità d’animo, si trova costantemente sottoposto a bivi per i quali è obbligato a prendere una decisione. Le pagine che state per affrontare sperano umilmente di essere un invito a fare attenzione non solo a ciò che ci circonda e alle persone che fanno parte della nostra realtà ma anche, e soprattutto, a ciò che è celato nel nostro animo. 



ALL'INTERNO DEL TESTO TROVERETE UNA SERIE DI SIMBOLISMI LEGATI ALLA LUNA E AL NUMERO SETTE.

https://digiovinejennifer.blogspot.com/2017/11/la-simbologia-nascosta-presente-nel.html?m=1

https://digiovinejennifer.blogspot.com/2017/12/il-simbolismo-numerico-presente-nel.html?m=1


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