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Il club Dumas

Il club Dumas
🕯️ Manifesto: A te che leggi… non per distrarti, ma per decifrare. A te che conosci il peso del silenzio tra le righe, il profumo del tempo tra le pagine, l’eco dei nomi che non osano più essere pronunciati… La confraternita ti osserva. Non è un semplice club ma un crocevia. Non è un’associazione ma un patto. Non troverai indirizzi, né targhe. Ma segnali. Simboli. Incontri. Saranno ammessi solo coloro che hanno letto veramente, che sanno che alcuni volumi bruciano, anche senza fuoco. 📜 Requisiti? • Una mente libera da dogmi. • Una biblioteca personale che respiri. • Almeno un libro maledetto tra gli scaffali. • E la certezza, mai ammessa ad alta voce, che tra ciò che è stampato e ciò che è invocato… non sempre c’è differenza. Se ti è bastato leggere questo per comprendere, allora ci troverai. Noi siamo i custodi dei testi che non devono essere tradotti. Siamo gli ultimi lettori dei libri che non esistono più. Siamo "Il club Dumas!"

Esposizione letteraria al Castello Svevo di Termoli

Ci sono luoghi che custodiscono silenzi, e parole che chiedono solo di essere ascoltate.

Al Castello Svevo, le mie poesie hanno trovato un varco, un tempo sospeso in cui l’interiorità ha potuto manifestarsi in forma visiva.
Non è stata solo una mostra o una raccolta di poesie, ma un cammino iniziatico: un viaggio esoterico e misterico, in cui ogni elemento è stato un segno, lasciato per allenare l’occhio interiore a guardare attraverso i veli della realtà.
Una soglia da attraversare, articolata in tre momenti diversi:
– un richiamo al mistero dell’amore, inteso come potenza che ci travolge e ci orienta verso la nostra più intima e vera essenza;
– una dichiarazione di intenti, nonché patto con il lettore, accompagnata dalla suggestione che l’anima universale è la fonte dell’intera esistenza, e che essa agisce e si manifesta attraverso di noi;
– e, infine, un ritorno alla ciclicità, in cui l’esposizione si è conclusa con riferimenti archetipici divenuti specchi interiori. Non per predire, ma per evocare.
È stato un rito, un passaggio, un varco tra mondi interiori.
Ringrazio chi, con fiducia, ha scelto di esserci.
Chi ha accolto, sentito e percorso questo spazio con occhi attenti e cuore aperto.
Ogni incontro è stato un segno, ogni sguardo una soglia.
Un sentito ringraziamento va soprattutto all’Assessore e Vicesindaco Michele Barile , per aver condiviso con me il momento dell’inaugurazione, per la sua presenza, la disponibilità e l’amicizia sincera. La sua partecipazione ha contribuito a dare ancora più valore a questo passaggio simbolico.
Se vi va, potrete ritrovare le stesse suggestioni nel libro "Eco dell’anima", già disponibile sul sito della casa editrice Vintura, alla libreria Fahrenheit e su Amazon.
Con gratitudine profonda. 💜




























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